Reviews in Health Care 2012; 3(Suppl 1): 3-4
Editoriale
Alessandro Busca 1
1 SSCVD Trapianto Cellule Staminali, A.S.O. San Giovanni Battista, Torino
Disclosure
Il presente Congress Report è stato supportato da Astellas Pharma SpA.
Le infezioni fungine invasive (IFI) rappresentano ancora oggi una delle principali cause di morbidità e mortalità nei pazienti affetti da una patologia ematologica maligna, in particolare nei pazienti con leucemia mieloide acuta e in quelli sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali. Negli ultimi anni l’epidemiologia, i fattori di rischio, le tecniche diagnostiche e le strategie terapeutiche hanno subito notevoli cambiamenti e sono tutt’oggi in continua evoluzione. Per impostare il miglior percorso diagnostico-terapeutico, è di fondamentale importanza, per l’ematologo, un aggiornamento sui diversi aspetti di queste complicanze.
Il presente Supplemento della rivista Reviews in Health Care illustra gli argomenti trattati nel Simposio “Il percorso diagnostico-terapeutico del paziente ematologico con infezione fungina invasiva” che si è svolto a Torino il 15-16 maggio 2012, di cui ho avuto l’onore di essere il responsabile scientifico.
Al Simposio, che ha avuto lo scopo di fare il punto sulle attuali conoscenze nell’ambito delle IFI nei pazienti ematologici, condividendo le esperienze vissute nella pratica clinica quotidiana, hanno partecipato, in veste di relatori, alcuni tra i più autorevoli esperti di infezioni fungine in ematologia.
L’incontro si è aperto con una panoramica sui più recenti dati epidemiologici relativi alle infezioni da Aspergillus (Caira) e da Candida (Bassetti) e con la presentazione delle potenzialità dell’immunogenetica nell’identificazione di nuovi fattori di rischio, di nuovi target terapeutici e di nuove strategie di profilassi (Carvalho). La seconda sezione è stata dedicata alla diagnostica, inizialmente con una presentazione relativa al corretto approccio diagnostico nel paziente neutropenico (Girmenia), entrando poi nello specifico con il ruolo del microbiologo (Barbui) e del radiologo (Limerutti). La prima giornata si è conclusa con le trattazioni relative a profilassi (Busca) e terapia. In particolare, è stata valutata la scelta del miglior approccio terapeutico tra terapia pre-emptive, o diagnostic-driven, e terapia empirica, o fever-driven (Pagano, Viscoli), mettendo in luce i pro e i contro di entrambe le strategie. In seguito è stata sottolineata l’importanza del monitoraggio dei livelli serici dei farmaci antifungini (Scaglione) e sono stati presentati i dati relativi all’utilizzo della terapia di combinazione in Italia (Candoni). Nella seconda giornata sono state illustrate le problematiche legate al rischio di infezione fungina in alcune particolari categorie di pazienti, come quelli affetti da sindromi linfoproliferative (Nosari), i pazienti pediatrici (Castagnola) e quelli ricoverati in terapia intensiva (Urbino, De Rosa).
La discussione sviluppata nel corso delle diverse relazioni ha permesso di definire come il corretto iter diagnostico-terapeutico, in grado di migliorare i risultati del trattamento delle IFI in ambito ematologico, debba necessariamente essere basato su di un approccio multidisciplinare integrato definito dagli anglosassoni come Integrated Care Pathways.
Buona lettura!